domenica 21 giugno 2009

Occhi del Solstizio



Finalmente mi reco alla Collina di Pondo, alla Fonte della Madonna degli Occhi.
Arrivo dalla stradina di fronte alla chiesa, scendo dall'auto... e mi butto a sinistra (come alla Madonna del Fiore) e gli occhi vengono catturati da un'edicola. Non ci vado subito, prima c'è una "teca" con una riproduzione dell'edificio ed altre cose, scatto due foto in fretta e mi dirigo verso l'edicola. C'è una statua in pietra... il cuore batte... è Lei, la Signora di Montovolo dove ho trascorso la Piena del Sagittario con le Sorelle. Sono convinta: è lei anche se non c'era scritto da nessuna parte.


(Signora di Montovolo, ormai sbiancata)

Ero incredula e felice... La Signora chiama e tutto si incastra alla perfezione, mostrandoti che la strada è giusta.

Poi a casa... verso un po' di acqua della Fonte degli Occhi nel piccolo calice del mio altare e mi accorgo che al centro vi ho messo la spilla della Signora di Montovolo... giusto l'altro ieri, dopo che l'avevo dimenticata nel portamonete.Perchè l'ho messa li? Boh. Ispirazione:)

E intanto Occhi ovunque, Occhi di Pavone in ogni dove. Vedo solo Occhi.
S. Giovanni si avvicina e Giano e Cardea apriranno le porte per Noi.

martedì 9 giugno 2009

Ripenso alla Piena in Saggittario.
Ripenso alle Sorelle e a Frate Lupone :)
Ripenso al vento e lo sento addosso, alla luce del sole che scintillava sulle foglie.
Abbiamo varcato una porta e oltre un mare di verde, due rami avvolti fra loro come serpenti di un caduceo. Vertigini guardando in alto, non mi succedeva da quando ero bambina, la sensazione di cadere guardando il cielo.
Amore, calore, tepore, anche se il vento era fresco.
Insetti che danzavano intorno a  noi, mille colori più veri, più vivi.
La percezione un po' alterata, il silenzio nonostante la conferenza e la messa.
Nessuno ci ha disturbate e mi chiedo se ci abbiano visto, a parte la bella signora che passava alla fine.
Un luogo sacro che si risveglia assieme a noi. Dare e ricevere.
E la croce della Sorella del Vento fluttua nel mio giardino ricordando, ricordando, ricordando...
che siamo entrate attraverso la soglia ma non siamo mai uscite.

lunedì 1 giugno 2009




MARGHERITA PORETE
ARSA SUL ROGO  IL 1°GIUGNO 1310

Che dolce trasformazione venir mutata in ciò ch'io amo più di me. Sono a tal punto trasformata da aver perduto il nome mio per amare, io che so amare tanto poco; è in Amore che sono trasformata, perché io altro non amo che l'Amore. 
(da Lo Specchio delle anime semplici annientate, di Margherita Poret